Corsi sulla Sicurezza

Corso di formazione per addetti antincendio
Rischio Elevato

Il datore di lavoro all’interno della sua azienda deve formare una squadra addetta alle emergenze. Deve nominare uno o più addetti incaricati all’ attuazione delle misure di prevenzione incendi in grado di ricoprire l’intero arco lavorativo, in base al numero dei lavoratori e alle dimensioni del luogo di lavoro. Alla fine del percorso formativo i lavoratori addetti all’emergenza antincendio dovranno effettuare le verifiche di apprendimento presso il Comando dei VVF al fine di conseguire l’idoneità tecnica.
DESTINATARI
Addetti alla squadra antincendio per attività a rischio elevato.
RIFERIMENTI NORMATIVI
D.Lgs. 81/08 art.18 comma 1 let. b), art. 43 comma 1, D.M. 10/03/1998, D.Lgs. 106/09, Legge n. 609 del 28/11/96.
ATTESTATO
Al termine del corso e dopo il superamento della prova finale, verrà rilasciato un attestato di frequenza valido su tutto il territorio nazionale.
SEDE
Aula corsi CENTRO SERVIZI SOLDANI SRL Via Aldo Moro 1/A 56033 Capannoli (PI)
DURATA
16 ore
AGGIORNAMENTO 
Periodico (triennale)

Il Programma

L’INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI (4 ORE)

  • principi sulla combustione;
  • le principali cause di incendio in relazione allo specifico ambiente di lavoro;
  • le sostanze estinguenti;
  • i rischi alle persone ed all’ambiente;
  • specifiche misure di prevenzione incendi;
  • accorgimenti comportamentali per prevenire gli incendi;
  • l’importanza del controllo degli ambienti di lavoro;
  • l’importanza delle verifiche e delle manutenzioni sui presidi antincendio.

LA PROTEZIONE ANTINCENDIO (4 ORE)

  • La protezione antincendio (4 ore);
  • misure di protezione passiva;
  • vie di esodo, compartimentazioni, distanziamenti;
  • attrezzature ed impianti di estinzione;
  • sistemi di allarme;
  • segnaletica di sicurezza;
  • impianti elettrici di sicurezza;
  • illuminazione di sicurezza.


PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO (4 ORE)

  • Procedure da adottare in caso di incendio (4 ore);
  • procedure da adottare quando si scopre un incendio;
  • procedure da adottare in caso di allarme;
  • modalità di evacuazione;
  • modalità di chiamata dei servizi di soccorso;
  • collaborazione con i vigili del fuoco in caso di intervento;
  • esemplificazione di una situazione di emergenza e modalità procedurali-operative.

ESERCITAZIONI PRATICHE (4 ORE)

  • presa visione e chiarimenti sulle principali attrezzature ed impianti di spegnimento;
  • presa visione sulle attrezzature di protezione individuale (maschere, autoprotettore, tute, etc.);
  • esercitazioni sull’uso delle attrezzature di spegnimento e di protezione individuale.

VADEMECUM


L’obbligo del datore di lavoro secondo l’art.18 D.LGS. 81/08.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di costituire una squadra di persone nominate alla gestione delle emergenze, facendogli eseguire corsi di formazione specifici. L’art.18 comma 1 lettera b) recita quanto segue:

Il datore di lavoro deve:

b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza.

 L’aggiornamento è obbligatorio?
Una circolare del 2011 emanata dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco e della Difesa Civile-Direzione Generale chiarisce gli aspetti dell’aggiornamento del corso per addetti antincendio rischio ELEVATO, secondo la quale deve essere di 8 ore con cadenza triennale.

Il lavoratore può rinunciare all’incarico?
I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione. Questo è quanto predisposto dal D.LGS. 81/08 art.43 comma 3.

Quali sono le attività a rischio d’incendio eleato, medio e basso?
Elenco di attività da considerare ad elevato rischio di incendio:
– industrie e depositi di cui gli articoli 4 e 6 del DPR n. 175/1988, e successive modifiche ed integrazioni;
– fabbriche e depositi di esplosivi;
– centrali termoelettriche;
– impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili;
– impianti e laboratori nucleari;
– depositi al chiuso di materiali combustibili aventi superficie superiore a 20.000 m2;
– attività commerciali e/o espositive con superficie aperta al pubblico superiore a 10.000 m2;
– scali aeroportuali, infrastrutture ferroviarie e metropolitane;
– alberghi con oltre 200 posti letto;
– ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani;
– scuole di ordine e grado con oltre 1000 persone presenti;
– uffici con oltre 1000 dipendenti;


– cantieri temporanei o mobili in sotterraneo per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza superiore a 50m;
– cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi.

RISCHIO MEDIO:
Si intendono a rischio di incendio medio i luoghi di lavoro o parte di essi, in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e/o le condizioni locali e/o esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.
A titolo esemplificativo e non esaustivo si riporta un elenco di attività da considerare a medio rischio di incendio:
– i luoghi di lavoro compresi nell’allegato al D.M. 16 febbraio 1982 e nelle tabelle A e B annesse al D.P.R. n. 689 del 1959, con esclusione delle attività considerate a rischio elevato;
– i cantieri temporanei e mobili ove si detengono ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente all’aperto.

RISCHIO BASSO:
Si intendono a rischio di incendio basso i luoghi di lavoro o parti di essi, in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e le condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio ed in cui, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.

Ci sono delle sanzioni?
Il Testo Unico prevede delle sanzioni a carico del lavoratore che rifiuta l’incarico: arresto fino a un mese o ammenda da 219,20 a 657,60 euro [art.59 co.1 let.a]

Per il datore di lavoro e il dirigente: arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.315,20 a 5.699,20 euro [Art. 55, co. 5, lett. c)] (violazione art. 37, comma 9). [In caso di violazione delle disposizioni previste dall’articolo 18, comma 1, lettera g), e dall’articolo 37, commi 1, 7, 9 e 10, se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori gli importi della sanzione sono raddoppiati, se la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori gli importi della sanzione sono triplicati].





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