PREVENZIONE INCENDI: PRATICHE PER OTTENIMENTO CERTIFICATO PREVENZIONE INCENDI

Cosa si intende per prevenzione incendi?

La prevenzione incendi indica il complesso delle attività finalizzate alla prevenzione del rischio e/o finalizzate ad evitare il sorgere di incendi.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere una valutazione dei rischi, come stabilito dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro D.Lgs 81/08, che comprende la valutazione e la prevenzione incendi. Per specifiche attività inoltre, è necessario l’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI), il quale prevede una fase di progettazione, realizzazione delle opere di adeguamento e certificazione finale. Il CPI deve essere rinnovato ogni 5 anni.

RIFERIMENTI NORATIVI: l DPR 1º agosto 2011 n. 151, D.LGS. 81/08, DM 10 marzo 1998

Per quali attività è obbligatorio il CPI?

Il DPR 151 prevede quelle attività soggette al controllo da parte dei Vigili del Fuoco (http://www.vigilfuoco.it/aspx/AttivitaSoggetteElenco.aspx) dividendole in tre categorie:

Categoria A: i vigili del fuoco non valutano preventivamente i progetti

Categoria B e C: Gli enti ed i privati responsabili delle attività, sono tenuti a richiedere al Comando l’esame dei progetti di nuovi impianti o costruzioni nonché dei progetti di modifiche da apportare a quelli esistenti, che comportino un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio.

Facciamo un piccolo esempio: l’attività n.41 è riferita ai teatri e studi per le riprese cinematografiche e televisive. Esistono piccoli teatri che non superano le 25 persone e rientrano nella categoria A, tra le 26 e le 100 persone rientrano nella categoria B e oltre 100 nella categoria C.

Come posso scegliere l’estinguente più adatto?

Per scegliere il tipo di estinguente bisogna conoscere lo stato fisico dei materiali combustibili presenti all’interno dell’azienda, la normativa li divide in 5 classi:

  • classe A: incendi di materiali solidi
  • classe B: incendi di liquidi infiammabili o di solidi liquefatti
  • classe C: incendi di gas infiammabili
  • classe D: incendi di metalli combustibili
  • classe E: incendi di apparecchiature elettriche in tensione

Quali sono gli estinguenti per spegnere un incendio?

ACQUA: abbassa la temperatura del combustibile, sostituzione dell’ossigeno con vapore acqueo (soffocamento), diluizione delle sostanze infiammabili solubili in acqua.

POLVERI: particelle a base di potassio, fosfati, bicarbonato di sodio e sali organici; (separazione di combustibile e comburente e raffreddano il combustibile incendiato).

SCHIUMA: raffreddamento e divisione di combustibile da comburente.

GAS INERTI: anidride carbonica e azoto, riducono la percentuale di comburente impedendo la combustione.

Per spegnere un incendio ci sono fondamentalmente tre metodi:

  1. ESAURIMENTO DEL COMBUSTIBILE;
  2. SOFFOCAMENTO;
  3. RAFFREDDAMENTO.

Ci sono delle sanzioni per non aver effettuato il CPI o non averlo rinnovato?

Sì, arresto fino a un anno o ammenda da 258 euro a 2.582 euro: per il titolare che ometta di richiedere il rilascio o il rinnovo del certificato di prevenzione;

arresto da tre mesi a tre anni e multa da 103 euro a 516 euro: per chiunque attesti fatti non rispondenti al vero nelle certificazioni e nelle dichiarazioni rese ai fini del rilascio o rinnovo del certificato di prevenzione incendi.

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