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IL MODELLO ORGANIZZATIVO OLISTICO | IV PARTE

IL MODELLO ORGANIZZATIVO OLISTICO | IV PARTE
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Dopo che negli ultimi articoli abbiamo visto quali sono i modelli organizzativi tradizionali, quali sono i loro limiti e le risposte che la pratica ha via via provato a dare, oggi vedremo la più recente evoluzione, se così possiamo definirla, che sta investendo l’organizzazione aziendale.

Dopo anni di settorializzazione organizzativa, che mirava a dividere l’azienda per funzioni e per processi mettendo in secondo piano le persone che la compongono, l’azienda olistica, dal quale prende vita il modello organizzativo olistico, è un approccio che mira a superare il concetto di “comparti stagni” cercando di risolvere i problemi della conflittualità, degli obiettivi divergenti e della miopia strategica.

L’idea di partenza per superare i limiti dei modelli organizzativi tradizionali è quella di eliminare il motivo stesso delle conflittualità, passando dal concetto di dividere (separare, allontanare) a quello di non-dividere (condividere, avvicinare), mettendo nelle condizioni ogni singolo individuo di svolgere il proprio compito collaborando in modo sinergico e armonico piuttosto che ponendosi in competizione con gli altri.

Il concetto che quindi si adatta perfettamente all’azienda olistica lo ha dato il dott. Gianni Emidi: “Quando tutti corrono in modo affannoso e disordinato, ognuno in una direzione diversa, si genera un grosso dispendio di energia. E spesso nella ressa, ci si spintona e ci si calpesta a vicenda. Ciascuno deve fare un’enorme fatica per cercare di arrivare verso la meta prefissata.
Se invece tutti si muovono verso il raggiungimento di un obiettivo comune le divergenze si fanno più sfumate, l’energia del gruppo si canalizza, ed ogni azione riesce a raggiungere il massimo livello di efficacia”.

E questo concetto non deve tanto diventare uno slogan da consulente creativo per “imbellettare” i documenti ufficiali, quanto permeare nel profondo la cultura aziendale ed ispirare le interazioni quotidiane degli individui, considerando l’azienda come un’unica entità:

• mono-funzione
• mono-divisione
• mono-processo

La transazione dai modelli tradizionali al modello olistico ha bisogno di preparazione, bisogna modificare la cultura aziendale e preparare gli individui ad un metodo lavorativo diverso: per questo non è di immediata realizzazione o di facile applicazione. Gli strumenti che contribuiscono ad agevolare questa trasformazione sono principalmente due:

• i sistemi informativi
• i sistemi di incentivazione

I Sistemi Informativi ed i sistemi E.R.P. (software di gestione che integra tutti i processi di business rilevanti di un’azienda), in particolare, permettono di sviluppare una visione d’insieme ed una lingua comune che abilitano la diffusione della cultura organizzativa olistica in azienda.

L’implementazione di un ERP è tanto più efficace quanti più processi si riescono ad integrare e gestire in modo unitario, facendo convergere i dati aziendali su un unico “archivio” centralizzato di informazioni strutturate.

In questi casi il valore ed i vantaggi dell’integrazione superano di gran lunga la specializzazione funzionale degli applicativi dipartimentali, molto diffusi nelle aziende con modelli organizzativi marcatamente divisionali.

Anche i Sistemi di Incentivazione possono dare un grosso contributo alla visione organizzativa di tipo olistico, perché permettono di allineare la condotta degli individui con gli obiettivi aziendali strategici.

Tra i principali sistemi di incentivazione possiamo citare i seguenti:

– Bonus e premi una tantum: sono i premi riconosciuti ai dipendenti per i risultati raggiunti.
– Premi di risultato: i cosiddetti premi collettivi, spesso oggetto di accordo sindacale e legati al raggiungimento di obiettivi aziendali o di gruppo.
– Incentivi di breve/lungo termine: una tipologia di retribuzione variabile collegata agli obiettivi aziendali, di gruppo o individuali.
– Benefit: auto aziendale, pc portatile, cellulare, piuttosto che servizio sanitario convenzionato, palestre, asili.
– Ambiente di lavoro: politiche di sviluppo, percorsi di carriera, relazioni con responsabili e colleghi, clima aziendale, contenuto del lavoro (mansioni).

Un sistema di incentivazione attentamente progettato ed in linea con le strategie di sviluppo aziendale può quindi aiutare a superare le problematiche della conflittualità, degli obiettivi divergenti e della miopia strategica attraverso il coinvolgimento delle persone, l’allineamento dei comportamenti dei singoli agli obiettivi aziendali e lo sviluppo di soluzioni creative a problematiche complesse.

Concludiamo con questo articolo la serie sul “modello organizzativo olistico”, nella speranza che vi abbia fornito nuovi stimoli e spunti di riflessone per la Vs. azienda.

Un caro saluto e appuntamento alla prossima settimana.

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