Corsi sulla Sicurezza

La figura del responsabile della piscina/addetto agli impianti tecnologici è il soggetto che deve garantire il corretto funzionamento degli impianti secondo quanto richiesto dalla normativa regionale.
DESTINATARI
Il corso è rivolto a tutti i titolari, responsabili, operatori, addetti alla gestione e verifica tecnologica degli impianti natatori. Il responsabile garantisce la corretta gestione di tutti gli elementi funzionali della piscina sotto il profilo igienico-sanitario, tecnologico ed organizzativo.  
RIFERIMENTI NORMATIVI
LR 09/03/2006 n.8 – Regolamento attuativo della L.R. 8/2006 approvato con DPGR del 05/03/2010 n. 23/R -DGR 235 del 11.4.2011-DGR 607 del 10/07/2012  
ATTESTATO
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di formazione valido su tutto il territorio nazionale  
SEDE
Aula corsi CENTRO SERVIZI SOLDANI SRL Via Aldo Moro 1/A 56033 Capannoli (PI)
DURATA
38 ore  
AGGIORNAMENTO 
Quinquennale

Il Programma

  • Unità Formativa 1: Disciplina normativa e giuridica in materia di piscine natatorie e dei relativi impianti per la gestione ed il funzionamento delle stesse.
  • Unità Formativa 2: Disciplina normativa in materia di responsabilità civile e penale e di sicurezza e prevenzione infortuni nei luoghi di lavoro con particolare riferimento agli impianti natatori. Normativa sulle barriere architettoniche. La Tutela sanitaria
  • Unità Formativa 3: Caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento. Terminologia e specifiche tecniche delle schede degli impianti di trattamento acque. Requisiti degli impianti tecnologici per trattamento acque.
  • Unità Formativa 4: Sistemi e metodologie per il risparmio energetico e del benessere ambientale.
  • Unità Formativa 5: Definizione e gestione del rischio (fisico, chimico e microbiologico) inerente gli impianti natatori. Gestione degli impianti tecnologici e conoscenza dei prodotti chimici e la loro manipolazione, per il mantenimento dei requisiti igienico sanitari delle piscine natatorie.
  • Unità Formativa 6: Sistemi di pulizia, disinfezione e bonifica delle piscine natatorie. Conoscenza degli Impianti termici e di ventilazione.
  • Unità Formativa 7: Principio e significato dell’autocontrollo. Documento di valutazione del rischio. Protocolli di gestione e di autocontrollo. Regolamento della piscina.
  • Unità Formativa 8: Organizzazione e gestione.

VADEMECUM


Si può accedere al percorso abbreviato ex art 52 regolamento 23/R/2010?
NO, il percorso abbreviato della durata di 20 ore era rivolto a chi dimostrava esperienza pregressa (risalente almeno alla data di entrata in vigore del regolamento regionale) nella gestione della piscina (mediante la presentazione di un’autocertificazione al comune dove ha sede la piscina). Tale percorso non è più valido dal 01/01/2018.

È sufficiente il solo corso di formazione per gestire la piscina?
No, il responsabile della piscina deve redigere anche un manuale di autocontrollo, ai sensi dell’art.6 dell’accordo Stato Regioni del 2003:
Comma 2 I controlli interni vanno eseguiti secondo protocolli di gestione e di auto-controllo: a tal fine il responsabile della piscina deve redigere un documento, di valutazione dei rischi in cui è considerata ogni fase che potrebbe rivelarsi critica nella gestione dell’attività.
Il documento deve tenere conto dei seguenti principi:
a) analisi dei potenziali pericoli igienico-sanitari per la piscina;
b) individuazione dei punti o delle fasi in cui possono verificarsi tali pericoli e definizione delle relative misure preventive da adottare;
c) individuazione dei punti critici e definizione dei limiti critici degli stessi;
d) definizione del sistema di monitoraggio;
e) individuazione delle azioni correttive;
f) verifiche del piano e riesame periodico, anche in relazione al variare delle condizioni iniziali, delle analisi dei rischi, dei punti critici, e delle procedure in materia di controllo e sorveglianza.

Il corso è rivolto anche a chi possiede piscine ad uso privato?
No, il corso è rivolto esclusivamente a chi gestisce piscine ad uso pubblico.

Ci sono delle sanzioni?
Sì, di seguito un elenco del regime sanzionatorio che comprende anche inadempienze strutturali:
• da euro 500,00 a euro 6.000,00 con chiusura impianto per mancanza autorizzazione (rif. art. 13), o dichiarazione di inizio di attività;
• da euro 500,00 a euro 3.000,00 con chiusura impianto per mancanza documentazione relativa al funzionamento e all’autocontrollo;
• da euro 500,00 a euro 3.000,00 per mancanza dei requisiti strutturali, gestionali, tecnici e igienico-ambientali;
• da euro 500,00 a euro 3.000,00 per mancanza dei requisiti fisici, chimico-fisici, chimici e microbiologici delle acque di vasca, nel caso in cui non si adempia nei termini indicati alle prescrizioni impartite dall’azienda USL;
• da euro 500,00 a euro 3.000,00 per mancanza del personale di assistenza ai bagnanti durante l’orario di apertura;
• da euro 200,00 a euro 1.200,00 e sospensione dell’attività per mancato svuotamento dell’acqua delle piscine ai sensi dell’articolo 9, comma 7;
• mancata esposizione del regolamento della piscina di cui all’articolo 10;
• presenza di bagnanti in numero superiore alla capienza massima della piscina indicata nel regolamento interno di cui all’articolo 10.


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