Finanza Agevolata: Europrogettazione e accesso ai finanziamenti comunitari

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Le fasi di un progetto

Ricerchiamo le opportunità di contributi a fondo perduto e/o finanziamenti a tasso zero/agevolato per aziende (costituende, start-up, ditte individuali, società di persone, società di capitali) e privati (es.: voucher formativi individuali per imprenditori, under 40/over 55, imprenditori, ecc…) sull’intero territorio nazionale, mappando settimanalmente gli avvisi pubblici delle singole regioni, sulla base delle esigenze di investimento espresse dal cliente.

Scegliamo, insieme al cliente, la linea di finanziamento più opportuna tra quelle che emergono percorribili a seguito della mappatura.

Strutturiamo l’intero iter istruttorio per la presentazione della domanda di agevolazione, affiancando puntualmente il cliente nella compilazione di tutti i documenti amministrativi e burocratici richiesti dall’avviso pubblico.

Scriviamo, a partire dalle informazioni e dai contenuti che il cliente ci fornisce, l’intera proposta progettuale, stando attenti a centrare le priorità tematiche richieste dal bando, nonché a soddisfarne pienamente i criteri di valutazione.

Gestiamo i rapporti con l’ente finanziatore durante l’iter istruttorio, al fine di richiedere chiarimenti e approfondimenti utili per la predisposizione della domanda.

Curiamo la fase post-istruttoria, interfacciandoci direttamente con l’ente gestore (per conto del cliente) al fine di conoscere le tempistiche di pubblicazione delle graduatorie di ammissione, ma soprattutto preparando le integrazioni alla domanda ove richiesto.

Effettuiamo la rendicontazione, a investimento concluso, al fine di dimostrare l’avvenuto sostenimento di tutte le spese previste dal bando, garantendo così l’approvazione dell’ente finanziatore e quindi la concessione della quota a saldo o il mantenimento dell’agevolazione quando la stessa è stata concessa in anticipo.

Info Utili

• La quasi totalità delle agevolazioni presenti sull’intero territorio nazionale sono rivolte alle MPMI, ovvero alle Micro Piccole Medie Imprese.

• I principali schemi di finanziamento sono rappresentati da:
– FESR – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
– FSE – Fondo Sociale Europeo
– FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale
– PSR – Programma di Sviluppo Agricolo

• I fondi di cui sopra sono detti Fondi di Coesione o Fondi strutturali, trattasi cioè di schemi di finanziamento di derivazione comunitaria che però vengono gestiti dalle Regioni dei singoli Stati Membri della UE. Tutte le procedure inerenti, dall’iter istruttorio alla rendicontazione, avvengono attraverso l’interfaccia diretta ed esclusiva con lo sportello/ufficio/ente a carattere regionale o del Soggetto Gestore (regionale) che ne fa la veci

• La maggior parte delle domande devono essere presentate attraverso piattaforme digitali dedicate.

• E’ fondamentale che i legali rappresentanti delle aziende (o le persone fisiche, se il bando prevede che anch’esse possano presentare domanda) siano dotate di Smart Card o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) per l’accesso alle piattaforme di cui al punto precedente e/o per la firma digitale dei documenti, che sta divenendo sempre più obbligatoria per qualsiasi documento da firmare

• Per presentare le domande di agevolazione, è fondamentale che le aziende non siano considerate “imprese in difficoltà”, non siano in liquidazione o oggetto di procedure concorsuali

• Le aziende che vogliono presentare domanda devono avere il DURC in regola e mantenerlo tale per l’intero iter istruttorio, nonché per la durata del progetto e della rendicontazione

• Per la presentazione di alcune domande di agevolazione (soprattutto in Toscana) è sempre più frequente la richiesta che determinati indici di bilancio e/o informazioni e dati di carattere economico-finanziario-patrimoniale siano corroborati da perizia giurata di un revisore legale asseverata da un notaio

• I progetti d’investimento presentati nella domanda devono essere realizzati in un periodo di tempo definito (generalmente 12 mesi, talvolta 6 mesi, mai oltre 18-24 mesi)

• La maggior parte dei bandi prevede che, in caso di ammissione a finanziamento/contributo, le spese debbano essere anticipate (almeno per la quota parte che resta in carico all’azienda beneficiaria). E’ possibile richiedere un’anticipazione delle somme concesse, generalmente nell’ordine del 40% del contributo ammesso, e dietro presentazione di apposita garanzia fideiussoria

• La maggior parte dei bandi prevede che le spese possano iniziare soltanto a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda

• La rendicontazione può essere effettuata soltanto dopo aver pagate tutte le spese previste da bando (o almeno quelle che rimangono in carico all’azienda al netto del contributo che le è stato concesso)

• La rendicontazione può rientrare nei termini temporali di cui sopra (quelli previsti per la realizzazione dell’investimento di progetto) oppure può beneficiare di un ulteriore termine per la presentazione di tutti i documenti, generalmente stimabile in 60 gg dalla fine del progetto stesso

• La finanza agevolata non deve essere confusa con la partecipazione alle gare o appalti pubblici per avere la concessione ad effettuare determinati servizi per la PA
Tuttavia, curiamo anche la predisposizione dei documenti amministrativi-burocratici che servono per partecipare alle gare d’appalto, nonché effettuiamo controlli di completezza e correttezza della documentazione istruttoria preparati dalle aziende che intendono partecipare a queste gare.

• I contributi a fondo perduto del 100% difficilmente possono essere reperiti attraverso la partecipazione agli Avvisi Pubblici nazionali – se si desiderano esclusivamente contributi a fondo perduto del 100% l’unica strada percorribile è quella dell’Europrogettazione e dell’accesso ai finanziamenti comunitari, ma non tutte le aziende sono strutturate per accedere a questa opportunità

L’Europrogettazione
e l’accesso ai finanziamenti comunitari

• Segue sostanzialmente le stesse fasi di progetto descritte per la finanza agevolata.
• Consta dell’aggiunta di un elemento essenziale e decisivo, la costruzione del partenariato: i progetti europei (salvo rari casi) non possono essere presentati da imprese singole.
• La costruzione del partenariato deve rispettare il principio del “doppio bilanciamento”, geografico e giuridico: serve eterogeneità geografica dei partner (per es.: su 5 partner, è opportuno che la provenienza sia per tutti differente), e al tempo stesso è fondamentale che i partner abbiano configurazioni giuridiche diverse (per es.: società di capitale, ente di ricerca, Agenzia Formazione, ente pubblico, ecc…).
• A ciascun partner deve essere assegnata una o più attività di progetto.
• Soltanto il soggetto capofila del partenariato stipula l’accordo (Grant Agreement) con la Commissione Europea in caso di vittoria. Gli accordi economici tra i partner non sono oggetto di presentazione alla Commissione Europea, sono cioè accordi privati tra Capofila e partner a cui la UE non è minimamente interessata. Possono essere stipulati in qualsiasi forma.
• Il soggetto giuridico con cui avviene ogni contatto è la Commissione Europea.
• Il progetto ha un numero di pagine definito a priori dallo schema di finanziamento scelto.
• Il progetto e gli allegati devono essere caricati sull’apposita piattaforma della Commissione Europea entro il giorno e l’ora esatta definita nella call di progetto.
• Nessun documento cartaceo deve essere presentato.

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